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Biblioteca Ariostea

Mostre anno 2013

» Mostre anno 2013.

Antonioni Movie Collection
Mostra: Antonioni Movie Collection
MOSTRA
ANTONIONI MOVIE COLLECTION:

Materiali grafici pubblicitari relativi ai film del grande regista ferrarese in occasione del centenario della nascita

Una mostra documentaria a cura di Silvia Nonnato

Ferrara, Biblioteca Comunale Ariostea
Sala Ariosto
21 gennaio - 25 febbraio 2013
Orari: da lunedì a venerdì 9.00 - 19.00
sabato 9.00-13.00
domenica e festivi: chiuso


Tra le diverse proposte culturali che la città dedica alla figura del Maestro Michelangelo Antonioni in occasione del centenario della sua nascita, e in attesa della grande mostra prevista nel mese di marzo 2013 a Palazzo dei Diamanti, verrà presentata una interessante esposizione dedicata ai materiali grafici pubblicitari relativi ai film del grande regista ferrarese. Organizzata dal Circolo del Cinema di Adria e sponsorizzata da Motionpicture.it, con la collaborazione della Biblioteca Ariostea e il patrocinio del Comune di Ferrara, la mostra esporrà una trentina di pezzi provenienti dalla collezione privata di Silvia Nonnato – curatrice dell’allestimento – scelti tra i 25.000 documenti del suo Archivio che estimoniano la produzione cinematografica nazionale e internazionale dagli anni trenta ai giorni nostri. Una raccolta che ha consentito la cura di un patrimonio che rappresenta una parte importante della memoria del cinema.

La mostra presenta materiali iconografici originali d’epoca a stampa per la pubblicità del cinema: manifesti, locandine, fotobuste, riviste, foto di scena, programmi di sala, guide pubblicitarie e brochure e altro materiale cartaceo di provenienza non solo italiana. Materiali che nel linguaggio bibliotecario sono considerati ‘effimeri’ cioè “documenti transitori prodotti per uno scopo preciso e che non sono pensati per sopravvivere alla circostanzialità del loro messaggio e dell’evento al quale si riferiscono”, ma negli ultimi tempi, da documenti transitori sono diventati fondamentali per ricostruire la storia del cinema, soprattutto quando la pellicola è andata perduta o non è più fruibile. Una tipologia di documenti che rientra tra i materiali che la Biblioteca può conservare e catalogare, e si caratterizzano per la loro originalità e bellezza, essi sono da considerarsi vere rarità, utili per porre un tassello nella conoscenza dell’iconografia dei film di Antonioni, del suo pensiero e del suo linguaggio artistico.

A cura del Circolo del Cinema di Adria (RO) e di Motionpicture.it S.r.l.


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Cappuccetto Rosso contro Barbablù CAPPUCCETTO ROSSO CONTRO BARBABLÙ

Mostra fotografica di Emiliano Rinaldi e Luna Malaguti

Dal 8 marzo al 13 aprile 2013

Biblioteca Ariostea - Sala Ariosto




Negli ultimi anni, il Cinema e l’Arte Contemporanea hanno riacceso i riflettori sulle fiabe. “Biancaneve”, e “Cappuccetto rosso” hanno invaso nuovamente gli schermi cinematografici e persino la fotografia d’autore ha mostrato rinnovati interessi fiabeschi, come dimostrano le sperimentazioni di due importanti autrici italiane: Debora Vrizzi e Valentina Vannicola. Nell’ottica di una sperimentazione artistica e narrativa capace di calare nella realtà contemporanea le vicende fiabesche di Cappuccetto Rosso e Barbablù si sono mossi anche Emiliano Rinaldi e Luna Malaguti, che propongono due interessanti foto-racconti incentrati sui personaggi che Perrault trasse per primo dalla cultura popolare. Costantemente rielaborate e aggiornate secondo il gusto del tempo, le versioni delle fiabe oggi più comunemente note e indirizzate all’infanzia sono estremamente diverse da quelle raccontate nelle società tradizionali e dalle prime fissate su carta a partire dal XVII secolo.



Emiliano Rinaldi e Luna Malaguti tornano per i loro racconti fotografici alle origini, riscoprono che Cappuccetto rosso può essere letta come la personificazione del passaggio dall’infanzia verso il mondo adulto con la perdità dell’innocenza e che Barbablù non ha un lieto fine. Il tema della violenza verso le donne contenuto in entrambe le fiabe, ci dicono Emiliano e Luna, sono sempre attuali e possono essere aggiornati al presente, aiutandoci a riflettere sul nostro mondo contemporaneo.



I fotoracconti sono completati da una sintetica esposizione di libri di saggistica dedicati allo studio e all’interpretazione delle fiabe.



Gli autori: Luna Malaguti, modenese, ed Emiliano Rinaldi, ferrarese, sono entrambi redattori della rivista “Mumble”. Nel corso del 2012 hanno pubblicato sul sito web della rivista tre interessanti saggi sulle fiabe “Occasionalmente vissero felici e contenti”, “Le fiabe e la violenza sulle donne”, “Fiabe, robotica ed emancipazione femminile”. Emiliano Rinaldi si occupa anche di fotografia come autore e ha firmato esposizioni di rilievo. Luna Malaguti coautrice dello script delle storie messe in scena da questa mostra, interpreta nelle foto sia Cappuccetto Rosso sia la moglie di Barbablù. Nella vita si occupa professionalmente di traduzioni, in lingua (inglese e francese) per l’editoria.

A cura di Roberto Roda, Centro di Documentazione Storica del Comune di Ferrara



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» dal 10 Luglio al 21 Settembre

Mostra su Danimarca
Danmark: scienziati, filosofi, musicisti e scrittori nelle antiche e moderne carte della Biblioteca Ariostea

Mostra bibliografica dedicata alla Nazione ospite del Ferrara Buskers Festival



Anche quest’anno, com’è ormai tradizione, il Servizio Biblioteche e Archivi del Comune di Ferrara offre il proprio contributo al Ferrara Buskers Festival attingendo al proprio patrimonio librario e documentario. Dal 10 luglio fino al 21 settembre, infatti, la Biblioteca Ariostea ospita un’affascinante esposizione bibliografica dedicata alla Danimarca, Nazione ospite di questa edizione della rassegna dei musicisti di strada. Mirna Bonazza, curatrice della mostra, e i suoi collaboratori, sono riusciti a “scovare” nelle preziose raccolte della biblioteca una cinquantina di documenti antichi e moderni, la maggior parte dei quali mai esposti fino ad ora, che consentono di approfondire la conoscenza di alcune personalità che hanno fatto grande la nazione danese nei secoli.

L’esposizione, allestita in Sala Ariosto, ad ingresso libero e gratuito, sarà visitabile tutti i giorni negli orari di apertura della Biblioteca Ariostea.

Danmark


Vedi piccolo filmato con alcuni dei matariali messi in mostra
http://www.youtube.com/danimarca

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» Ottobre 2013



PENTAGONA. ARTE E CRITICA DELL’ULTIMA GENERAZIONE
Un percorso a Ferrara dopo il terremoto

Pentagona


Cinque installazioni di cinque giovani artisti selezionati da cinque curatori: PENTAGONA è un evento espositivo che intende stabilire un dialogo fra la ricerca artistica contemporanea delle giovani generazioni ed i luoghi della cultura e dell’arte del centro storico di Ferrara feriti dal sisma del 2012.
Per la biblioteca Ariostea il curatore Massimo Marchetti ha scelto due artisti milanesi: Valentina Ornaghi e Claudio Prestinari.

ORNAGHI & PRESTINARI
PREOCCUPARSI
Cullare.Copiare
a cura di Massimo Marchetti
In esposizione in Sala Ariosto fino al 31 ottobre 2013

Pendagona


Copia, calco, ricostruzione, interpretazione, traduzione: è multiforme e scivoloso il percorso che si deve seguire per contenere le perdite dei frutti dell’ingegno umano.
La possibilità di lavorare in un contesto storico di rilievo come la Biblioteca Ariostea nell’occasione di una riflessione sul terremoto, dà modo alla coppia Ornaghi & Prestinari di confrontarsi con le strategie che nel corso della storia la civiltà, rispondendo a un’elementare e allo stesso tempo complessa preoccupazione, ha elaborato per limitare il più possibile la dispersione della propria cultura. Essenzialmente si tratta dei meccanismi di protezione fisica e di replica di ciò che si ritiene prezioso. Proteggere e copiare sono quindi le due azioni simmetriche su cui si sostiene la trasmissione della conoscenza, azioni alla base della vita stessa di una biblioteca; polarità che, come in altri lavori della coppia, generano attrazione e contraddizione.
Nelle sale della Biblioteca Ariostea si conservano copie di originali perduti o mai esistiti in quanto tali. Ci sono copie manoscritte di altri manoscritti perduti, poi stampe, edizioni, tirature, ma anche copie di sculture promosse “uniche” da piedistalli. Un nuovo piedistallo costruito seguendo dei criteri di antisismicità si prenderà cura di un calco in gesso implicato in un emblematico groviglio genealogico, mentre parallelamente si esporranno nelle teche materiali scelti nella stessa biblioteca per illustrare la tradizione che fa la manutenzione di se stessa. Copia, calco, ricostruzione, interpretazione, traduzione: è multiforme e scivoloso il percorso che si deve seguire per contenere le perdite dei frutti dell’ingegno umano. Il compito di esporre e conservare in realtà nasconde la scelta di un equilibrio difficile: esporre o conservare? Questa dicotomia si riflette in un’altra inseparabile coppia che però non impone scelte: utopia e fallimento, perché la musealizzazione per salvaguardare deve separare da un contesto, tradendo necessariamente la promessa di mantenere intatta l’identità. La filologia insegna come la storia della cultura sia infarcita di una sommatoria di errori che lastricano l’azione del copiare un testo. E di piedistalli che se espongono non conservano. Questo piedistallo, che non è altro che una scultura fatta per un’altra scultura, nel suo essere uno scheletro schietto di acciaio e legno mostra forza e fragilità, ma anche la condanna all’attesa di una verifica reale che ogni tentativo tecnicamente plausibile è costretto ad affrontare.

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Evento parte del progetto “Dentro le Mura”, realizzato nell’ambito di Creatività Giovanile, promosso e sostenuto dal Dipartimento della Gioventù - Presidenza del Consiglio dei Ministri e dall’ANCI - Associazione Nazionale Comuni Italiani. Progetto e coordinamento di Gilberto Pellizzola.
Un particolare ringraziamento va ai partner tecnici che hanno reso possibile l'istallazione dell'opera di Luca Zarattini: Accademia d'Arte Città di Ferrara - Galleria del Carbone, Studio Perizia, Teo Costruzioni snc e Samaritani Eros snc.
Info: 0532 744643, artisti@comune.fe.it, www.pentagona-fe.it
A cura di Comune di Ferrara – Ufficio Giovani Artisti e Fondazione Teatro Comunale di Ferrara

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» Novembre 2013

ESPOSIZIONE FOTOGRAFICA IN SALA ARIOSTO Stranieri nella loro terra
PAROLE SCRITTE E SOGNATE

In esposizione sino al 21 dicembre

Un percorso di venti fotografie ispirate al libro “Stranieri nella loro terra” - Omaggio a “La Camera Chiara” di Roland Barthes
La fotografia è una forma di allucinazione, un'immagine che, all'improvviso, compare davanti agli occhi o nella mente. Da questo concetto nascono una serie di riflessioni sull'arte fotografica che Roland Barthes scrive e raccoglie, nel 1980, in “La Camera Chiara. Nota sulla fotografia”. E, da questa sorta di allucinazione nasce l’esposizione fotografica di Fabrizia Lotta, venti fotografie ispirate alle storie narrate nel libro “Stranieri nella loro Terra” e che pongono al centro dell’immagine “la parola, come forma, come oggetto narrante. Le parole incorniciate nell'immagine diventano l'immagine stessa da osservare.
E' come scrivere nella fotografia.”

Fabrizia Lotta nasce nel 1984 a Napoli, dove frequenta la scuola di teatro. A Roma si laurea in Arti e Scienze dello Spettacolo, segue un master in cinematografia alla Scuola di Cinema ha una serie di esperienze lavorative come attrice in teatro, cinema indipendente e televisione. Nell’ottobre del 2008 si trasferisce a Ferrara e si iscrive all’Università di Bologna conseguendo, nel luglio 2010, la laurea magistrale in Discipline dello Spettacolo dal Vivo alla Facoltà di Lettere e Filosofia. Collabora inoltre per l’ufficio stampa di diverse realtà come teatro, associazioni, gallerie d’arte e cura diversi progetti culturali.

Parole Scritte e Sognate


 

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