“Essere” di Fabio Tombari
lunedì 17 febbraio 2020 ore 17

Biblioteca Ariostea Via delle Scienze, 17 Ferrara
Edizione a cura di Giovanna Rotondo
Illustrato dai dipinti di Orlando Sora
Lettura e commento di Marcello Girone Daloli del gruppo di studio "Essere di F. Tombari"
Fabio Tombari e Orlando Sora sono due straordinari artisti del Novecento, liberi e solitari, che molto hanno condiviso nella vita e nell’arte. Nascono a Fano, nelle Marche, saranno amici d’infanzia e di tutta la vita e, pur essendo molto diversi intellettualmente, saranno uniti dalla stessa concezione di intendere l’Arte. La narrativa di Tombari esprime grande sensibilità e rispetto per la sacralità e il mistero della vita, per l’energia degli elementi, per i segreti della natura e degli animali; nei suoi scritti troviamo molta natura e amore per tutto ciò che lo circonda: è un vero ecologo “ante litteram". La lirica “Essere”, una lirica di profonda bellezza e spiritualità, viene pubblicata per la prima volta nel 1954, unico lavoro poetico nella vasta produzione letteraria dello scrittore. Orlando Sora mostra da subito di essere dotato di talento: è naturalmente un grande ritrattista, ma ama dipingere anche la composizione e il paesaggio. La sua pittura manifesta una ricerca continua e, nel tempo, diviene sempre più profonda e spirituale. Fabio Tombari dirà di lui: "Orlando Sora è un pittore che tale è per la sua pittura”. Orlando Sora e Fabio Tombari non hanno mai aderito a gruppi o movimenti artistici. Sia l’uno che l’altro amavano lavorare in silenzio e solitudine come due artigiani. Tombari era un appassionato studioso di Steiner e nella lirica ha espresso un sunto dell'Antroposofia, perché "Essere" è Espressione del Cristo Logos.
Giovanna Rotondo racconta la lirica “Essere” di Fabio Tombari con le immagini dei dipinti di Orlando Sora scegliendo, con amore e attenzione, dipinti e affreschi di Sora, per costruire quasi un testo a fronte alle strofe della poesia di Tombari, che ha avuto il privilegio di conoscere e frequentare insieme a Orlando Sora, con il quale ha lavorato per molti anni.
- Invito alla lettura
- 17-02-2020