Tra commedia e tragedia: il divertimento alla corte estense nel primo '500, in una selezione di scene dal film “E ridendo l’uccise” di Florestano Vancini
venerdì 21 febbraio 2020 ore 17

Biblioteca Ariostea Via delle Scienze, 17 Ferrara
A cura di Carlo Magri
Dal film di Florestano Vancini sono state scelte e rimontate sette parti per un totale di circa 40 minuti che verranno presentate e commentate singolarmente. Attraverso le scene selezionate si mettono in evidenza, in particolare, la vita di corte attraverso i balli, i giochi, gli scherzi, il canto, la musica, la danza, i lazzi, i passatempi amorosi del duca, che Vancini ha ben dipinto nel film, assieme allo sfondo degli eventi della congiura di corte. L’opera cinematografica del regista ferrarese è infatti un affresco del Rinascimento, ambientato alla corte estense e narrato attraverso il buffone Moschino. Nel film si racconta la faida che, fra il 1505 e il 1506, vide, dopo la morte del duca Ercole I d’Este, la lotta fratricida tra Alfonso e Ippolito da una parte, e Giulio e Ferrante dall’altra. In un unico grande quadro, il regista presenta sia la vita della corte - i cui i illustri personaggi ci sono stati consegnati dalla Storia - che le condizioni di dura miseria in cui versava il popolo. Sono, nell’intenzione del regista, le due facce del Rinascimento. Il film mescola realtà e fantasia, commedia e tragedia, una metafora della parabola umana: vita e morte.
Carlo Magri, dirigente sanitario e docente dell'Università degli Studi di Ferrara. Da sempre si è occupato anche di comunicazione medializzata. Al suo attivo ha numerose pubblicazioni scientifiche, libri, eventi culturali e documentari. Socio di diverse associazioni scientifiche e culturali, come FEDIC (Federazione Italiana dei Cineclub), De Humanitate Sanctae Annae, Ferrara Film Commission e Accademia delle Scienze.
Nell'ambito del programma del Carnevale degli Este, a cura dell'Ente Palio di Ferrara
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- 21-02-2020