Jacques Lacan. Il desiderio come desiderio dell'Altro
venerdì 24 settembre 2021 ore 17

Biblioteca Ariostea Via delle Scienze, 17 Ferrara
Conferenza di Giuseppe De Vita (docente di Storia e Filosofia - Liceo Carducci di Ferrara).
Introduce Davide Ruggieri (Ricercatore Senior Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell'Università di Bologna).
Per Cartesio l’uomo è sovrano dei suoi pensieri: l’io coincide con la coscienza. È il mantra della modernità. Tre secoli dopo, Lacan, invece, dal maestro Freud apprende che l’«io non è padrone a casa sua». Tramonta un’epoca. Lo psicoanalista e filosofo non solo scaccia l’io dal trono, ma ne fa un servo: l’uomo non è affatto un soggetto, ma è assoggettato; da quando emette il primo frigno, è in effetti in balia del desiderio dell’altro. Il desiderio sorge e si agita alle spalle dell’io, è una forza che emerge in un’altra scena, quella dell’inconscio. Diceva il parigino Lacan: «ça parle», qui qualcosa parla, con un linguaggio-rebus composto da sogni, da sintomi e lapsus. L’io è dunque follia; «non è altro che un sintomo privilegiato all’interno del soggetto. È il sintomo umano per eccellenza, la malattia mentale dell’uomo».
A cura dell’Istituto Gramsci di Ferrara
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