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​Monet cieco

martedì 3 maggio 2022 ore 17

Biblioteca Ariostea Via delle Scienze, 17 Ferrara

Presentazione del libro di Roberto Dall’Olio

Dialogano con l’Autore Roberta Barbieri e Giuseppe Quattrini
Letture di Maria Calabrese
Monet cieco può anche essere definito una serie di variazioni sullo stesso colore, il nero, quasi totalmente assente nell'opera di Monet, nero che contiene tutti i colori e compito dei versi appare proprio quello di estrarli con leggerezza dal tessuto della luce con uno stile impressionista e jazzistico per cogliere appieno le sfumature del mondo circostante. Svolge un ruolo di catalizzatrice la reinterpretazione moderna della musa di Manet- la pittrice Berthe Morisot- mai citata nel testo.
Monet cieco è un'opera tra artisti : da una parte il pittore con lo spessore del suo talento e dello sguardo, dall'altra il poeta che lo stuzzica, lo rimescola, lo gira come un calzino. Nei testi ci sono i grandi temi della vita e dell'arte, ci sono odori, colori e liquori: "Monet é cieco/ha le persiane abbassate/Che cosa sia il blu/purtroppo/non lo sa più" e "l'orto dei mandarini/con le zagare/dei tuoi maglioni/ha il colore/dell'utopia". (dalla post-fazione di Roberta Barbieri).
Opera adamantina, i suoi versi si susseguono con lineare bellezza, limpidi e caldi come un mare del Sud. Da leggere e da amare. (dalla prefazione di Marcello Buttazzo).

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