RINVIATO * Giovanni Pico della Mirandola, principe di Concordia, e il suo discorso sulla "pax philosophica"
venerdì 24 febbraio 2023 ore 17

Biblioteca Ariostea Via delle Scienze, 17 Ferrara
Conferenza di Marco Bertozzi
RINVIATO A DATA DA DESTINARSI PER SOPRAGGIUNTA INDISPONIBILITA' DEL RELATORE
Presentazione di Filippo Domenicali
Nel 1486, il giovane e ambizioso Giovanni Pico, conte di Mirandola e Concordia, si proponeva di organizzare un grande convegno, a Roma, a cui intendeva invitare (a sue spese) i sapienti dell’epoca, per presentare e discutere le sue Novecento tesi (filosofiche, teologiche, cabalistiche). Alla discussione, da tenersi l’anno seguente, dovevano partecipare papa Innocenzo VIII e il senato pontificio. Per questo evento, aveva scritto una prolusione, la celebre “Oratio de hominis dignitate”, in cui sosteneva che tutte le filosofie e teologie (greche, arabe, orientali, ebraiche) potevano contribuire a confermare una unica verità. Ma Giovanni Pico non riuscì a pronunciare il suo discorso sulla dignità dell’uomo, perché alcune tesi furono giudicate eretiche ed egli dovette rifugiarsi in Francia, dove fu catturato, ma poi liberato dal sovrano francese, riuscendo così a tornare a Firenze, sotto la protezione di Lorenzo dei Medici. Si è ipotizzato che il grande disegno pichiano di una “pax philosophica” abbia ispirato la cosiddetta Scuola di Atene, il capolavoro dipinto da Raffaello nella Stanza della Segnatura, in Vaticano. Al centro della scena, in primo piano, sono rappresentati Platone e Aristotele, attorniati da numerosi filosofi e scienziati. Forse è l’immagine di quel “concilio” (evocato nelle sue tesi) che Pico aveva creduto potesse contribuire a trovare le vie della concordia verso una sola e comune verità.
Per il ciclo “Anatomia della pace”, a cura dell'Istituto Gramsci e dell'Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara
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- 24-02-2023