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Costanti e Varianti nella Critica Genetica

Sabato 11 maggio 2024, ore 9-13

Biblioteca Ariostea Via delle Scienze, 17 Ferrara

Sessione finale del Convegno internazionale "GENESIS 2024" (Bologna/Ferrara, 9-11 maggio 2024)

Convegno co-organizzato dal Dipartimento di Studi Umanistici (Università di Ferrara), Biblioteca Ariostea, Digital Humanities Advanced Research Centre (Università di Bologna), Institut des textes et manuscrits modernes (Parigi).

Quando, nel 1937, Gianfranco Contini si reca a Parigi per incontrare Valéry, proprio nel mezzo dell'Esposizione Internazionale che aveva presentato, nella magnificenza delle gigantografie della mostra Preliminari a un museo della letteratura (Valéry-Caen) i capolavori della letteratura francese, insieme alla nascita della critica delle varianti, cambia la percezione del testo, che non viene più considerato un oggetto fisso, ma un processo. Da questo momento in poi, nella cultura europea che aveva gettato le basi di una tradizione “fissa”, dove la variazione delle diverse volontà dell'autore era stata bilanciata dalla stabilità della stampa, e del dogma dell'ultima volontà dell'autore, rientra in gioco la variazione, la mouvance (Zumthor), e un'idea di volontà d'autore plurale (Rico). Il testo viene concepito non come un punto d'arrivo sincronico, ma come una “diacronia, costituita da una somma di sincronie” (Segre), in cui ogni stazione del percorso è dotata di valore poetico (Contini). Ma c'è di più. Grazie al fecondo incontro con la struttura linguistica di Saussure, i movimenti del testo vengono inseriti in un sistema, in cui le varianti sono all'interno di un pattern individuale, per ciascun autore, e dove le modalità della correzione materiale interagiscono con quelle della correzione linguistica. Scopo della critica, quindi, è inserito nella descrizione caratterizzante che definisce lo “stile” di un autore, la rilevazione delle “costanti nelle varianti”.
L'incontro di "Genesis 2024" dedicato alle Costanti e alle Varianti nella Critica Genetica intende quindi documentare e discutere l'alternanza tra gli elementi del sistema “autore”, e del sistema “lingua”, che variano incessantemente, e quelli che mostrano delle similarità, delle costanti, che conducono ad individuare, per ciascun autore, o per gruppi di autori, uno “stile”. La critica genetica si rivela, in questa prospettiva, disciplina comprensiva di filologia e di critica , il cui obiettivo non è solo quello di rappresentare il processo, ma di interpretarlo, e disciplina trans-mediale , perché tale approccio non riguarda solo la genesi dei testi manoscritti ea stampa, ma di tutti i prodotti dell'ingegno che hanno avuto una genesi ed evoluzione, dai più tradizionali (testi poetici, racconti,, saggi, testi teatrali) a quelli che hanno innovato i generi letterari (sceneggiature, storyboard, graphic romanzo, narrativa saggistica), senza trascurare le arti visive.

Interventi di: Valentina Gritti, John Bryant, Paola Italia, Franz Johansson, Giulia Perucchi, Dirk Van Hulle, Mark Nixon, Daniel Ferrer.
Nel corso dell’evento verrà inaugurata, presso la Sala Ariosto, una mostra bibliografico-documentaria dedicata ai manoscritti e alle edizioni ariostesche conservate alla Biblioteca Ariostea, a cura di Mirna Bonazza, Responsabile U.O. Biblioteche.

Programma della sessione: https://genesis-2024.github.io/conference/

 

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