La guaritrice e il nuovo mondo. Quando a Ferrara governava il Cardinal Legato
Lunedì 11 novembre 2024, ore 17
Biblioteca Ariostea Via delle Scienze, 17 Ferrara
Presentazione del romanzo storico di Daniela Fratti
Ferrara, Faust Edizioni, 2024
Dialoga con l'autrice: Dalia Bighinati, con introduzione di Francesco Scafuri
Gli anni che fanno seguito al 1598, per Ferrara, segnano il passaggio dalla guida della casa d’Este a quella della Chiesa, caratterizzata dal decisionismo e dalla brutalità del Legato Aldobrandini e del suo Podestà Fabio Fabri, dalla rapina dei tesori artistici della città e dall’abbattimento d’interi quartieri per far spazio alla nuova fortezza del Papa. Il dominio della Chiesa significherà anche impoverimento della popolazione e malgoverno di un territorio in larga parte paludoso e avvierà il contenzioso con la Serenissima, impegnata nel difficile controllo dell’Adige e del Po di Tramontana. In questo ambiente, mutevole e selvaggio, si svolge l’ultimo capitolo delle vicende di Alfonso Trienter, doganiere alla porta di San Giorgio, di Antonia, esperta di erbe e guaritrice, e della loro famiglia. Storia, in particolare, di quanto i legami d’amore influenzino la vita e ne condizionino le scelte. Anche Marfisa d’Este, rimasta a Ferrara dopo il 1598, nel suo opporsi agli eventi cruenti che caratterizzarono i primi anni del XVII secolo, si può dire figura storica guidata fortemente dall’amore che nutriva per la città.
Quest’ultimo romanzo, che prende avvio nel settembre 1600 e si chiude nel giugno 1611, ha come protagonisti i figli Pietro e Stefano. Le loro azioni di bambini di forte vitalità, e poi di adolescenti dal carattere deciso e avventuroso, segneranno in maniera incisiva il destino dei Trienter. Accanto a loro spiccano le figure di Angelica e Doralice, donne pronte a misurarsi in nuove imprese economiche. Angelica inoltre, forte del carattere paterno, si rivelerà capace di battersi contro nemici provenienti da molto lontano: anche se vivere, in quei secoli, significava non solo dover combattere per la propria vita ma anche con il profilarsi di nuove conoscenze, di mondi ignoti di là dall’Adriatico e, spesso, di là dall’oceano.
Daniela Fratti, laurea in Medicina e Chirurgia e master in Psicopatologia e Scienze forensi, ha esordito come scrittrice fantasy con Cronache gaiane (2002) e Il mistero del gioiello assiro (2006), dedicandosi poi alla narrativa con Gli Dei cambiano (2012) e infine alla ricerca storica ferrarese. Fra i saggi brevi di argomento storico comparsi in raccolte e riviste, citiamo La comare di San Cristoforo e l’erboristeri’ e Spezie e non solo: arsenico e vecchi “soletti”, entrambi scritti a quattro mani con Isabella Bagnaresi e pubblicati nel volume collettivo Spezieria ferrarese. L’arte degli Speziali e i giardini dei Semplici (Faust Edizioni, 2016). Per i tipi di Faust Edizioni ha inoltre scritto: 'Cum razi de fogo et mille zentileze…' nel volume collettivo La Terra delle meraviglie. Teatro e musica tra Ville e Delizie (2019); La guaritrice e il doganiere. Romanzo storico nella Ferrara rinascimentale (2023) e il sequel La guaritrice e la paura. Romanzo storico al tramonto di una dinastia (2024). Tra le pubblicazioni più recenti si segnalano: La Strolga di Ferrara e la Medicina del Segno (2021); Zùca barùca. Voci e ricette della cucina ebraica ferrarese (2023).
È membro dell’Accademia delle Scienze di Ferrara, di Ferrariae Decus e del Soroptimist International Club di Ferrara.
A cura di Faust Edizioni
- Incontro con l'autore
- 11-11-2024