“Sgnàr i mal e alvàr al fiòl”: strolghe e comari, medichesse della povera gente nel territorio ferrarese
Martedì 29 aprile 2025, ore 17

Biblioteca Ariostea Via delle Scienze, 17 Ferrara
Conferenza di Daniela Fratti
Ne parla con la relatrice: Cristina Tarabbia
Ferrara conserva tracce storiche di una medicina tutta al femminile. A differenza di quanto accade per le figure maschili, nessuna di loro – in particolare nessuna levatrice o comare – è rintracciabile grazie a contratti di assunzione registrati da notaio, ma a restituircele sono per lo più documenti ecclesiastici, “registri hospitalieri”, patenti d’esercizio professionale rilasciate dalla Curia in anni successivi alla Devoluzione estense e testimonianze casuali. Ad esempio, si cita una comare o comadre in una lettera del medico Francesco Castelli al duca Ercole I d’Este scritta in occasione del parto della nuora Lucrezia Borgia. Molte sono invece annotate nei Registri della Maternità di San Cristoforo, istituita nel 1570. La loro attività consisteva nell’assistenza alle donne povere o miserabili dall’ultimo mese di gestazione fino al parto e oltre. Fra le figure sanitarie diffuse sul territorio occorre anche includere quella della strolga, vale a dire della donna che “segnava” moltissimi mali. Figura al limite della magia, è registrata ufficialmente nei sinodi ecclesiastici come imbrogliona e truffatrice. Si trattava di figure definite dementes mulierculae, cioè donnicciole di poco cervello: chi segna, infatti, è sempre una donna, pochissime le figure maschili di cui si conserva memoria nel territorio di Ferrara. Condivideva il biasimo sociale con gli opiniones, cioè con i pastori, anch’essi accusati di stupidità a causa dei rituali di guarigione usati per curare le greggi. Strolghe e pastori, dunque, sembrano condividere antichissimi metodi di cura, che trovano forse espressione nella figura della “Divina Pastora”, una delle tante Salus Infirmorum rintracciabili nel mondo cristiano.
Daniela Fratti è medico, cultrice di storia della medicina ferrarese dal Seicento all’Ottocento, con particolare attenzione alla cultura popolare femminile e ai riti di guarigione attuati dalle donne chiamate strolghe. È membro dell’Accademia delle Scienze di Ferrara, dell’Associazione Ferrariae Decus ETS e del Soroptimist International Club Ferrara. Per i tipi di Faust Edizioni ha pubblicato: ‘Cum razi de fogo et mille zentileze …’ nel volume miscellaneo La Terra delle meraviglie. Teatro e musica tra Ville e Delizie; Per le vie di Ferrara. Edicole devozionali mariane e simboli religiosi; la trilogia della Guaritrice e il doganiere, romanzi storici ambientati nella Ferrara dal 1570 al 1609. Tra le pubblicazioni più recenti si segnalano: Essendosi scoperto in Milano il diabolico tradimento …; La Strolga di Ferrara e la Medicina del Segno; Zùca barùca. Voci e ricette della cucina ebraica ferrarese.
Cristina Tarabbia è medico chirurgo, specialista in Ginecologia Ostetricia, delegata regionale Emilia Romagna GISEG (Gruppo Italiano Salute e Genere), membro del Consiglio Direttivo Centro Studi Nazionale su Salute e Medicina dei Genere, Presidente e responsabile scientifico AIDM (Associazione Italiana Donne Medico) Ferrara.
A cura di Faust Edizioni, in collaborazione con: Accademia delle Scienze di Ferrara, Ferrariae Decus ETS, AIDM (Associazione Italiana Donne Medico), Circolo Soroptimist Ferrara
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