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Kadye Molodowsky

venerdì 18 maggio 2018 ore 17

Biblioteca Ariostea Via delle Scienze, 17 Ferrara
Sala Agnelli

Sono una vagabonda. Liriche scelte dal mondo yiddish

A cura di Alessandra Cambatzu e Sigrid Sohn
Editrice Free Ebrei, collana Lettere, 2017
Ne parleranno Daniela Leoni, Sigrid Sohn, Giuliana Castellari accompagnate dalle letture di Maria Calabrese e la musica klezmer di Elio Pugliese
Kadye Molodowsky nacque nel 1894 a Biaroza, un tipico shtetl ebraico tra Ucraina e Bielorussia. Suo padre, il rabbino locale, le impartì un’educazione tradizionale alla quale fece seguito lo studio al seminario ebraico per insegnanti di Varsavia. Nel 1917 si trasferì a Kiev dove lavorò in un istituto yiddish per bambini ebrei raccolti da zone devastate da pogrom. A questo suo lavoro Kadye accompagnò sempre un forte impegno sociale ed una grande disposizione per la poesia. Entrata a far parte del circolo letterario di Kiev, cui aderirono alcuni dei piu’ brillanti autori in lingua yiddish, pubblicò per la prima volta nel 1918 alcune delle sue poesie nella prestigiosa antologia Eygens, che raccoglieva la piu’ stimolante e moderna produzione letteraria in lingua yiddish. Da allora le pubblicazioni della Molodowsky si sono susseguite ad un ritmo crescente dalla famose raccolta Kheshvendike neckt (“Notti d’autunno”, Vilna 1927) a Dzshike gas (dal nome della strada in cui abitava, Varsavia 1928) e quella di poesie per bambini Shikhelekh geyen nokh,do, vo di velt an ek hot (“Scarpine che arrivano fino alla fine del mondo”, Varsavia 1930), fino a Freydke, il suo ultimo volume di poesie pubblicato in Europa (Varsavia, 1933). In America, il paese dell’emigrazione dal 1935, la Molodowsky pubblicò una prima raccolta di liriche intitolata In land fun mayn gebeyn (“Nella terra delle mie ossa”). La sua attività letteraria si dispiegò negli anni seguenti sino alla morte, nel 1975, in una varietà straordinaria di pubblicazioni che comprendono oltre alla poesia e alla letteratura giovanile anche il teatro, la critica letteraria, l’impegno editoriale in una rivista femminile in Israele e da ultimo di nuovo a New York, la pubblicazione di un periodico quadrimestrale di letteratura yiddish, Svive (“Il circondario”), da lei fondato già negli anni Quaranta. Kadye Molodowsky non fu soltanto una poetessa, scrittrice e drammaturga di rango, ma anche un’intellettuale impegnata socialmente e politicamente e la prima donna a dirigere una pubblicazione di letteratura e critica letteraria in lingua yiddish

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