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«Prima di tutto una casa, una donna ed un bue da lavoro»: profilo della famiglia nella Politica di Aristotele

venerdì 16 marzo 2018 ore 17

Biblioteca Ariostea Via delle Scienze, 17 Ferrara
Sala Agnelli

Conferenza di Claudio Cazzola

Presenta Antonio Moschi
Secondo la vulgata, gli scritti aristotelici vengono trasportati, dopo la morte del filosofo avvenuta nel 322 avanti Cristo, a Scepsi, una località della Troade nell’allora Asia Minore, per opera di Neleo, erede di Teofrasto a sua volta erede di Aristotele. Nel primo secolo a. C. poi l’ateniese Pellicone, acquistata l’intera opera, la riporta nella sua città, da dove a sua volta le invola Lucio Cornelio Silla, recandole con sé a Roma. Il materiale – non si sa se integrale o meno – serve poi da base per l’edizione prodotta nel medesimo secolo da Andronico di Rodi. La tormentata vicenda del “corpus” risulta ancora più complessa se si pensa al trattato intitolato «Politica», a causa della evidente aporia di sistemazione e di suddivisione in otto libri, non impeccabile questa e sottoposta, dai diversi editori, a modifiche nell’ordine dei rotoli. Il libro iniziale comunque tratta della famiglia, nucleo costitutivo della comunità umana (la “polis”), la cui analisi si compie attraverso tredici capitoli dedicati alla struttura familiare, ai bisogni, ai beni materiali, alla dinamica padri-figli insieme con quella padroni-schiavi, per chiudere con la riaffermazione del rapporto gerarchico fra chi comanda e chi è comandato. Il tutto ravvivato e sostenuto dal ricorso alla “auctoritas” di quelli che sono già dei classici, come si cercherà di illustrare.
Per il ciclo “La società degli individui – Famiglie” a cura dell’Istituto Gramsci e dell’Istituto di Storia contemporanea di Ferrara

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